‘ + document.title + ‘

L’identificazione dei solchi corticali è di grande importanza. Nelle procedure neurochirurgiche, qualsiasi obiettivo nel cranio può essere raggiunto seguendo i corridoi dei solchi e delle fessure. La fusione di dati funzionali e anatomici richiede anche l’identificazione dei solchi. Diversi approcci sono stati proposti per la segmentazione della superficie corticale e l’identificazione di solchi e fessure. La maggior parte di essi sono bottom-up. Funzionano in modo soddisfacente a condizione che i solchi siano ben distinguibili sulle immagini MRI, limitando il loro uso ad alcuni solchi e fessure principali, come il solco centrale, la fessura interemisferica, o la fessura Sylvian. Proponiamo un approccio basato su un modello sulcale, superando alcune delle limitazioni di cui sopra. Il modello sulcale è derivato da due atlanti cerebrali: Co-Planar Stereotaxic Atlas of the Human Brain di Talairach-Tournoux (TT), e Atlas of Cerebral Sulci di Ono-Kubik-Abernathey (OKA). L’atlante OKA contiene 403 modelli per 55 solchi insieme ai loro tassi di incidenza di interruzioni, rami laterali e connessioni. Una versione elettronica dell’atlante OKA è stata costruita, quantitativamente migliorata mettendo i modelli sulcali in uno spazio stereotassico. I modelli originali dell’atlante OKA sono stati digitalizzati, convertiti in rappresentazione geometrica, collocati nello spazio stereotassico di Talairach, preregistrati con l’atlante TT e integrati con un sistema di neuroimaging multi atlante e multidimensionale sviluppato dal nostro gruppo. La registrazione di qualsiasi atlante con i dati clinici registra automaticamente tutti gli atlanti con questi dati. In questo modo i modelli sulcali possono essere sovrapposti ai dati, indicando le posizioni approssimative dei solchi sulle immagini. L’approccio qui proposto fornisce una registrazione semplice e in tempo reale dei modelli sulcali con i dati clinici, e un’identificazione ed etichettatura interattiva dei solchi. Questo approccio assiste piuttosto il professionista medico, invece di fornire un’estrazione automatica completa di pochi solchi primari con una certa precisione, dove una maggiore precisione di solito richiede un tempo più lungo di estrazione del modello.