Sfondo: Gli effetti cumulativi (aumento del tempo di recupero del 25-75% con l’aumento della dose) sono evidenti con il vecuronio ma non con l’atracurio. Le simulazioni farmacocinetiche suggeriscono che il cumulo del vecuronio si verifica quando il recupero si sposta dalla distribuzione all’eliminazione, mentre il recupero dell’atracurio avviene sempre durante l’eliminazione. Lo scopo di questo studio era di esaminare questa spiegazione farmacocinetica.
Metodi: Abbiamo assegnato 12 volontari a ricevere atracurio o vecuronio in tre occasioni durante l’anestesia con protossido di azoto e isoflurano. La tensione evocata delle contrazioni dell’adduttore pollicis è stata monitorata. In occasione 1, la dose prevista per produrre il 95% di blocco (ED95) è stata stimata per ogni soggetto. Nelle occasioni 2 e 3, 1,2 o 3,0 multipli di ED95 sono stati dati come bolo. Il plasma è stato campionato per 128 min per determinare le concentrazioni di rilassanti muscolari; la modellazione farmacodinamica è stata utilizzata per determinare le concentrazioni di farmaci a compartimenti stagni (Ce). Per ogni farmaco, il tempo di recupero, l’emivita della fase di recupero (tasso di diminuzione del Ce durante il recupero) e il Ce al 25% e 75% di recupero sono stati confrontati tra le dosi.
Risultati: Il tempo di recupero dell’atracurio è aumentato di 2,4 +/- 2,2 min (media +/- SD) con la dose maggiore, meno dell’aumento con il vecuronio (8,2 +/- 3,8 min). L’emivita della fase di recupero dell’atracurio era 14.6 +/- 1.7 e 20.1 +/- 2.3 min con le piccole e grandi dosi (P < 0.05); l’emivita della fase di recupero del vecuronio è aumentata in modo simile da 13.5 +/- 2.3 a 18.5 +/- 5.0 min (P < 0.05). Al 75% di recupero, il Ce del vecuronio è diminuito da 65 +/- 18 ng/ml con la piccola dose a 55 +/- 15 ng/ml con la grande dose (P < 0.05). Supponendo che la sensibilità della giunzione neuromuscolare fosse costante, questa differenza potrebbe essere spiegata considerando gli effetti neuromuscolari del metabolita del vecuronio, 3-desacetilvecuronio.
Conclusioni: Sebbene il vecuronio fosse cumulativo (come previsto), anche l’atracurio era leggermente cumulativo. In coerenza con la nostra ipotesi, le emivite della fase di recupero per entrambi i farmaci sono aumentate in modo simile tra le dosi; pertanto, le differenze di cumulo non sono state spiegate esclusivamente dalla farmacocinetica del rilassante muscolare. Sembra che il 3-desacetilvecuronio contribuisca all’effetto cumulativo del vecuronio, anche dopo le solite dosi cliniche.