Non si sa quale sia stata la prima versione della filastrocca o quando sia iniziata. Molte incarnazioni del gioco hanno un gruppo di bambini che formano un anello, ballano in cerchio intorno ad una persona, e si abbassano o si inchinano con la battuta finale. Il bambino più lento a farlo va incontro a una penalità o diventa il “rosie” (letteralmente: albero di rose, dal francese rosier) e prende posto al centro del ring.
Variazioni, corruzioni e versioni volgarizzate sono state notate essere in uso molto prima delle prime pubblicazioni stampate. Una di queste variazioni è stata datata in uso nel Connecticut negli anni 1840.
Le versioni inglesi più comuni includono:
Ring-a-ring o’ roses,
A pocket full of posies,
A-tishoo! A-tishoo!
Cadiamo tutti giù.
Le versioni americane comuni includono:
Ring-a-round the rosie,
A pocket full of posies,
Ashes! Ashes!*
Cadiamo tutti giù.
- Alcune versioni sostituiscono Ashes! Ashes! con Red Bird Blue Bird, o con Green Grass-Yellow Grass
Le versioni indiane comuni includono:
Ringa ringa roses,
Pocket full of posies
Husha busha!
Cadiamo tutti!
Le versioni Māori più comuni includono:
Ringa ringa rose,
Una tasca piena di mazzi di fiori,
Kohuru! Kohuru!
Cadiamo tutti giù.
Gli ultimi due versi sono talvolta variati in:
Silenzio! Silenzio! Silenzio!
Siamo tutti caduti giù.
Attestazione inizialeModifica
Un riferimento a un gioco per bambini piccoli chiamato Ring o’ Roses si trova in un articolo del 1846 del Brooklyn Eagle. Un gruppo di bambini (il più grande ha circa sette anni) forma un anello, dal quale un ragazzo tira fuori una ragazza e la bacia.
Una prima versione della filastrocca si trova in un romanzo del 1855, The Old Homestead di Ann S. Stephens:
A ring – a ring of roses,
Laps full of posies;
Awake – awake!
Ora vieni e fai
Un anello – un anello di rose.
Il romanzo prosegue descrivendo una celebrazione del 4 luglio del diciannovesimo secolo da parte dei bambini ospitati in un ospedale a Roosevelt Island, New York (allora conosciuto come “Blackwell’s Island”): “Poi le bambine cominciarono a cercare i loro divertimenti. Giocavano a ‘nascondino’, ‘ring, ring a rosy’, e mille giochi selvaggi e carini”.
Un’altra prima stampa della filastrocca fu nell’edizione del 1881 di Mother Goose; or, the Old Nursery Rhymes di Kate Greenaway:
Ring-a-ring-a-roses,
A pocket full of posies;
Hush! hush! hush! hush!
We’re all tumbled down.
Nel 1882, il Godey’s Lady’s Book ha la seguente versione:
Ring around a rosy
Pocket full of posies.
One, two, three-squat!
Prima dell’ultima riga, i bambini si fermano improvvisamente, poi la esclamano insieme, “suiting the action tothe word with unfailing hilarity and complete satisfaction”.
Nel suo Games and Songs of American Children (1883), William Wells Newell riporta diverse varianti, una delle quali fornisce una melodia e data a New Bedford, Massachusetts intorno al 1790:
Ring a ring a Rosie,
A bottle full of posie,
All the girls in our town
Ring for little Josie.
Newell scrive che “alla fine delle parole i bambini si abbassano improvvisamente, e l’ultimo a scendere subisce qualche pena, o deve prendere il posto del bambino al centro, che rappresenta la ‘rosie’ (albero di rose; francese, rosier).”
Una raccolta del 1883 di tradizioni popolari dello Shropshire include la seguente versione:
Un anello, un anello di rose,
una tasca piena di mazzi di fiori;
uno per Jack e uno per Jim e uno per il piccolo Mosè!
A-tisha! a-tisha! a-tisha!
Sull’ultima riga “stanno in piedi e imitano gli starnuti”.
Un manoscritto di rime raccolte nel Lancashire nello stesso periodo dà tre versioni strettamente correlate, con l’ormai familiare starnuto, per esempio:
A ring, a ring o’ roses,
A pocket full o’ posies –
Atishoo atishoo we all fall down.
Nel 1892, la folklorista Alice Gomme poteva dare dodici versioni.
Varianti europeeModifica
Una rima tedesca stampata per la prima volta nel 1796 assomiglia molto a “Ring a ring o’ roses” nella sua prima strofa e accompagna le stesse azioni (con il sedersi piuttosto che il cadere come azione conclusiva):
Ringel ringel reihen,
Wir sind der Kinder dreien,
Sitzen unter’m Hollerbusch
Und machen alle Husch husch husch!
Tradotto in modo approssimativo, questo dice: “In giro per anelli / Noi tre bambini / Seduti sotto un cespuglio di sambuco / E ‘Shoo, shoo, shoo’ andiamo! La filastrocca (come nella popolare raccolta Des Knaben Wunderhorn) è ben nota in Germania e ha molte varianti locali. Un’altra versione corre
Ringel, Ringel, Rosen,
Schöne Aprikosen,
Veilchen blau, Vergissmeinnicht,
Alle Kinder setzen sich!
– “A ring, a ring o’ roses,/ Lovely apricots,/ Violets blue, forget-me-nots,/ Sit down, children all!”
Le versioni svizzere hanno i bambini che ballano intorno a un rosaio. Altri giochi canori europei con una forte somiglianza includono “Roze, roze, meie” (“Rosa, rosa, maggio”) dai Paesi Bassi con una melodia simile a “Ring a ring o’ roses” e “Gira, gira rosa” (“Circle, circle, rose”), registrato a Venezia nel 1874, in cui le ragazze ballavano intorno alla ragazza al centro che saltava e si inchinava come richiesto dai versi e alla fine baciava quella che le piaceva di più, scegliendola così per il centro.
Quella italiana:
Giro, giro tondo,
Casca il mondo,
Casca la terra,
Tutti giù per terra.
– “Anello, giro tondo,/Il mondo cade,/La terra cade,/Tutti giù per terra.”
La versione greca: