NO MORE MANTA, SOLO MOBULAS

Manta Rays riclassificate come Mobula dopo studio genetico

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Mobula birostris, ex Manta birostris (Foto: )

di Mark ‘Crowley’ Russell

Uno studio completo del DNA delle razze che – fino alla settimana scorsa – erano conosciute come mante e mobule (o devil rays), ha visto la riclassificazione tassonomica delle mante nel genere Mobula.

Il rapporto scientifico completo è disponibile presso lo Zoological Journal of the Linnaean Society, ma la versione breve è che il primo studio completo del patrimonio genetico di tutte le specie conosciute della famiglia mobulidae ha dimostrato che manta e mobula sono molto più strettamente correlati a livello genetico di quanto si pensasse, e anche che tre specie di mobula sono, infatti, praticamente identiche ad altre tre.

Due specie di manta, Manta birostris (la manta gigante, o oceanica) e Manta alfredi (manta di barriera) erano state precedentemente classificate sotto un genere separato, principalmente per le loro differenze morfologiche (fisiche) rispetto agli altri mobulidi. Una possibile terza specie, Manta birostris sensu, è oggetto di ricerca da parte del dottor Andrea Marshall della Marine Megafauna Foundation, ma deve ancora essere formalmente classificata.

La principale differenza fisica tra mante e mobule è la posizione della bocca, che è terminale nelle mante, (cioè nella parte anteriore del corpo), e subterminale nelle mobule (posizionata leggermente dietro la parte anteriore del corpo). Tuttavia, il rapporto conclude che questa differenza fisica molto distintiva non giustifica la separazione dei generi, dato che la composizione genetica delle specie è altrimenti molto simile.

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Mantas (L) hanno bocche terminali, nella parte anteriore del corpo mentre mobula (R) hanno bocche subterminali, leggermente dietro la parte anteriore

Le differenze fisiche di dimensione e forma non sempre distinguono creature diverse a livello genetico – la razza umana ne è un perfetto esempio – e quindi, come conseguenza dello studio, d’ora in poi gli animali precedentemente conosciuti come ‘manta’ saranno formalmente classificati come Mobula birostris e Mobula alfredi. Come dichiarato nel rapporto: I risultati di questo studio servono a rivedere la tassonomia della famiglia Mobulidae. Un singolo genere è ora riconosciuto (dove prima ce n’erano due) e otto specie nominali (dove prima ce n’erano 11)”

Per le stesse ragioni, anche altre specie di mobula sono state integrate: M. japanica (spinetail devil ray) è stata riclassificata come una varietà più piccola di M. mobular (giant devil ray); il pygmy devil ray M. kuhlii ampliato per includere l’eccitante M. eregoodootenkee, nonostante le differenze nella lunghezza dei loro lobi cefalici (le piccole pinne presenti ai lati della bocca), e M. rochebrunei (diavolo di mare della Guinea minore) e M. hypostoma (diavolo di mare dell’Atlantico) sono stati riuniti sotto la seconda convenzione di denominazione, nonostante una serie di piccole variazioni fisiche.

La nuova convenzione di denominazione è mostrata nel diagramma qui sotto, tratto dal rapporto online. I nomi tassonomici, tuttavia, raramente hanno un impatto sui nomi comuni utilizzati per identificare le nostre creature subacquee preferite. Anche se ora potrebbero essere tecnicamente chiamati mobula, i subacquei quasi certamente si riferiranno a queste meravigliose creature come ‘manta’ in perpetuo.

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La classificazione aggiornata per la famiglia Mobulidae (foto: Zoological Journal of the Linnaean Society)