Nipote: Trump è clinicamente pazzo

Si è trattato di un uno-due: il libro di John Bolton, uscito la scorsa settimana, che evidenzia storie incredibili sull’inettitudine di Donald Trump e la sua folle gestione delle questioni di politica interna, combinato con il rilascio ai media questa settimana della nipote Mary Trump, un resoconto ancora più dannoso della sua vita cresciuta intorno allo zio squilibrato e crudele.

Questi sono stati evidenziati dalla rabbiosa e stridente difesa di Trump dell’insurrezione pro-schiavitù della Confederazione contro gli Stati Uniti e dalla difesa ancora più sbalorditiva del mortale coronavirus Covid-19 che, a causa della sua follia, è costato la vita a più di 130.000 cittadini americani sotto la sua sorveglianza.Il governatore di New York Andrew Cuomo ha avuto ragione nel definire Trump un “co-cospiratore” con il virus nel suo crescente assalto alla popolazione degli Stati Uniti che supera di gran lunga qualsiasi cosa stia accadendo altrove nel mondo. La folle insistenza di Trump sul fatto che il virus venga ignorato in favore del riavvio dell’economia non è solo sciocca di per sé (più il virus si diffonde, meno è probabile che qualcuno sia incline a uscire per alimentare una ripresa), ma cospira con il virus per uccidere e mutilare gli americani a centinaia di migliaia.

Il concetto di inferno è stato sviluppato per persone come Donald Trump. La sua crudeltà ossessionata da se stesso e l’indifferenza per la sofferenza di coloro che sono sotto la sua non-cura assicureranno, se c’è una qualche giustizia in questo universo (e c’è quasi certamente), il peggiore dei risultati per quest’anima torturata. Dato che apparentemente non dorme come il resto di noi, non ha nemmeno il beneficio degli orribili fantasmi del Canto di Natale di Dickens per stordirlo e farlo pentire. La sua unica speranza è di non morire mai e che la sua anima piagnucolante sia intrappolata in un posto orribile per soffrire dolorosamente per sempre.

Decine di migliaia di copie del libro della nipote Mary Trump, “Too Much – Never Enough: How My Family Created the World’s Most Dangerous Man,” sono state spedite ai giornalisti di tutta l’America questa settimana. I migliori reporter tra loro, come Rachel Maddow di MSNBC, avendolo letto da cima a fondo prima di dedicare il suo show di un’ora al suo contenuto martedì, hanno già dipinto un paesaggio di orrore per milioni di noi riguardo ai fatti accaduti nella casa dei Trump nel Queens, New York, conosciuta come The House, dove l’autrice è cresciuta con l’attuale Presidente.
E’ triste dire che gran parte delle notizie su questo libro, realizzato con l’aiuto di reporter del New York Times di alto livello e l’autrice stessa che è un’esperta formata e certificata in questioni psicologiche, è già stata incasellata in fatti discreti, come il fatto che Trump facesse fare i test di ammissione al college a qualcun altro al posto suo e i modelli di imbroglio negli affari immobiliari e la sottovalutazione del patrimonio di suo padre.

Questo tipo di rapporto manca di molto il proverbiale gigantesco “elefante nella stanza,” e può essere molto incolpato per come Trump è stato eletto in primo luogo, come il Rapporto Mueller è stato insabbiato, e come Trump ha potuto essere rieletto. Getta fuori discreti fioretti che Trump può poi innalzare e abbattere uno ad uno, riducendo il tutto in un inutile e frustrante dibattito “Sì, l’hai fatto”, “No, non l’ho fatto”.

Il quadro generale su questo è la totalità del libro preso nel suo insieme, compreso il suo autore e le impostazioni.

Questo quadro parla del fatto che quest’uomo è totalmente pazzo. È un pazzo furioso, non in senso politico o di parte, ma clinicamente. Dovrebbe essere rinchiuso in un manicomio, se queste cose esistono ancora, in una cella imbottita.
Opere come “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Ken Kesey hanno denigrato il valore di proteggere la società dai veri pazzi in questa epoca postmoderna e post-verità, e lo vediamo nel ripudio della scienza e della verità che ha contribuito così tanto allo stato attuale delle cose.

Trump è un sociopatico clinicamente infermo. La sua condizione è descritta in dettaglio nella letteratura psichiatrica professionale, ed è una diagnosi spaventosa. La letteratura mostra che ci sono pochissime possibilità di cura. Tali persone che mentono, imbrogliano, feriscono gli altri e mancano totalmente di empatia possono solo essere contenute, non curate.

Nicholas Benton può essere contattato via e-mail all’indirizzo [email protected].