La sopravvivenza dei tessuti e degli organi si basa su un adeguato apporto di ossigeno che viene distribuito insieme ai nutrienti e alle molecole segnale attraverso la perfusione sanguigna microvascolare. La tensione di ossigeno del tessuto (ptiO2) è una lettura della disponibilità di ossigeno a livello cellulare che rappresenta l’equilibrio tra la fornitura di ossigeno e il consumo metabolico di ossigeno. Inoltre, la misurazione della perfusione sanguigna microvascolare fornisce informazioni critiche per le applicazioni di ricerca in cui la fornitura di sangue è stata interrotta. La combinazione di queste misurazioni offre al ricercatore uno strumento molto potente e unico per rispondere a domande nelle aree della fisiologia, oncologia, monitoraggio cerebrale, ischemia/riperfusione, oftalmologia e molte altre.
Durante questo webinar, sponsorizzato da Scintica Instrumentation, il professor Clive May e il dott. Yugeesh Lankadeva, del Florey Institute of Neuroscience and Mental Health di Melbourne, discutono le loro ricerche sulle cause dell’insufficienza renale acuta in grandi modelli animali, sugli effetti della rianimazione con volume o farmaci vasopressori sulla perfusione e ossigenazione renale nella sepsi e sulla misurazione della pO2 urinaria vescicale come stima in tempo reale della ptiO2 midollare renale.
Prima, presenteranno lo sviluppo e la convalida della metodologia per misurare la perfusione e l’ossigenazione del tessuto corticale e midollare renale a lungo termine in animali coscienti. In particolare, esamineranno i cambiamenti selettivi nella perfusione e nell’ossigenazione del tessuto corticale e midollare renale in risposta alle alterazioni del flusso sanguigno totale dell’organo e alla somministrazione di farmaci.
Inoltre, il professor May e il dottor Lankadeva condivideranno i dati dei loro studi che dimostrano i cambiamenti nel flusso sanguigno renale totale, nella funzione renale e nei cambiamenti differenziali nella perfusione corticale e midollare renale e nella pO2 durante la rianimazione e nei modelli di sepsi. Concluderanno la presentazione con un focus sul perché lo studio del danno renale acuto settico è così importante.