Somministrazione endovenosa di metoclopramide per bolo di 2 minuti vs infusione di 15 minuti: influenza il miglioramento della cefalea riducendo gli effetti collaterali?

Obiettivo: Determinare l’effetto terapeutico (alleviamento della cefalea di tipo vascolare) e gli effetti collaterali di un’infusione endovenosa lenta di metoclopramide su 15 min rispetto a quelli di un’infusione endovenosa in bolo di metoclopramide su 2 min nel trattamento di pazienti con cefalea di tipo vascolare di recente insorgenza.

Materiali e metodi: Tutti gli adulti trattati con metoclopramide per la cefalea di tipo vascolare sono stati ammessi a partecipare a questo studio clinico randomizzato in doppio cieco. Questo studio ha confrontato gli effetti di due diversi tassi di infusione endovenosa di metoclopramide per un periodo di 13 mesi in un dipartimento di emergenza di un ospedale universitario. Durante lo studio, gli effetti collaterali e i punteggi del mal di testa sono stati registrati al basale (0 minuti), e poi a 5, 15, 30 e 60 minuti. L’analisi della varianza a misure ripetute è stata utilizzata per confrontare l’efficacia del farmaco e gli effetti collaterali.

Risultati: Un totale di 120 pazienti che si sono presentati al dipartimento di emergenza ha soddisfatto i criteri di inclusione. Di questi, 62 pazienti (51,7%) hanno ricevuto 10 mg di metoclopramide in infusione endovenosa lenta per 15 minuti (gruppo SIG) e 58 pazienti (48,3%) hanno ricevuto 10 mg di metoclopramide in bolo endovenoso per 2 minuti (gruppo BIG). 17 dei 58 pazienti del gruppo BIG (29,3%) e 4 dei 62 pazienti (6,5%) del gruppo SIG avevano acatisia (p = 0,001). Non ci sono state differenze significative tra i gruppi BIG e SIG in termini di punteggi medi di mal di testa (p = 0,34) e nessuna reazione avversa nel periodo di studio. La metoclopramide ha alleviato con successo i sintomi del mal di testa dei pazienti in entrambi i gruppi BIG e SIG.

Conclusione: Rallentare la velocità di infusione della metoclopramide è una strategia efficace per il miglioramento della cefalea e la riduzione dell’incidenza di acatisia nei pazienti con cefalea di tipo vascolare.