QUESTO GIORNO DELLA STORIA

A Medina, situata nell’attuale Arabia Saudita, Maometto, uno dei più influenti leader religiosi e politici della storia, muore tra le braccia di Aisha, la sua terza e preferita moglie.

Nato alla Mecca da umili origini, Maometto sposò una ricca vedova a 25 anni e visse i successivi 15 anni come un mercante irrilevante. Nel 610, in una grotta del monte Hira a nord della Mecca, ebbe una visione in cui sentì Dio, parlando attraverso l’angelo Gabriele, ordinargli di diventare il profeta arabo della “vera religione”. Iniziò così una vita di rivelazioni religiose, che lui e altri raccolsero come il Corano. Queste rivelazioni fornirono il fondamento della religione islamica. Maometto si considerava l’ultimo profeta della tradizione giudaico-cristiana, e adottò la teologia di queste vecchie religioni introducendo nuove dottrine. I suoi insegnamenti ispirati portarono anche l’unità tra le tribù beduine d’Arabia, un evento che ebbe vaste conseguenze per il resto del mondo.

Nell’estate del 622, Maometto aveva ottenuto un numero sostanziale di convertiti alla Mecca, portando le autorità della città, che avevano un interesse personale a preservare la religione pagana della città, a pianificare il suo assassinio. Maometto fuggì a Medina, una città a circa 200 miglia a nord della Mecca, dove gli fu data una posizione di notevole potere politico. A Medina, costruì uno stato teocratico modello e amministrò un impero in rapida crescita. Nel 629, Maometto tornò alla Mecca come un conquistatore. Durante i due anni e mezzo successivi, numerose tribù arabe disparate si convertirono alla sua religione. Alla sua morte, l’8 giugno 632, egli era il sovrano effettivo di tutta l’Arabia meridionale, e i suoi missionari, o legati, erano attivi nell’Impero d’Oriente, in Persia e in Etiopia.

Durante il secolo successivo, vaste conquiste continuarono sotto i successori e gli alleati di Maometto, e l’avanzata musulmana non fu arrestata fino alla battaglia di Tours in Francia nel 732. A questo punto, l’impero musulmano, tra i più grandi che il mondo avesse mai visto, si estendeva dall’India attraverso il Medio Oriente e il Nord Africa, e fino alla penisola iberica dell’Europa occidentale. La diffusione dell’Islam continuò dopo la fine della conquista araba, e molte culture in Africa e Asia adottarono volontariamente la religione. Oggi, l’Islam è la seconda religione più grande del mondo.