Le prestazioni della ruota di attività sono state analizzate come parte di un’indagine sulla modulazione cefalica della locomozione. Le velocità di scorrimento sono state misurate durante le condizioni di stimolazione aversiva e minima, durante il pomeriggio e la sera, e per i giorni di recupero 1, 3, e 5 dopo una delle tre operazioni (sham, o ablazione del ganglio sopra o sottofaringeo). È stato utilizzato un disegno fattoriale; i soggetti erano Lumbricus terrestris (N = 216). Si è scoperto che l’ablazione (1) lascia gli animali più reattivi degli sham alla stimolazione (manipolazione e luce), meno attivi in assenza di un pungolo esterno al movimento, e più bruschi nell’aumentare la velocità quando viene applicata una stimolazione avversativa (luce); (2) riduce o elimina la capacità dell’animale di regolare la risposta secondo le condizioni dello stimolo precedente (cioè, gli animali ablati non rispondono alla stimolazione in base alla loro tendenza ad essere attivi quando non sono stimolati e non differenziano il tasso di cambiamento della loro risposta in base alla durata della stimolazione aversiva applicata); e (3), quando coinvolge il ganglio subfaringeo, si traduce in attacchi di attività e quiescenza il primo giorno post-operatorio, una marcata depressione dell’attività non stimolata il terzo giorno, e una mancanza dello spostamento post-operatorio nella differenza di attività pomeridiana-serale trovato in sham-operato e cervello-rimosso animali entro il quinto giorno. Si suggerisce che i gangli cefalici hanno ruoli nell’accumulo temporale degli effetti delle provocazioni interne ed esterne all’attività permettendo la regolazione dei tassi striscianti per l’integrazione comportamentale nel tempo.