Geografia e clima dello Yemen

Lo Yemen si trova a sud dell’Arabia Saudita e a ovest dell’Oman e confina con il Mar Rosso, il Golfo di Aden e il Mare Arabico. In particolare si trova sullo stretto di Bab el Mandeb che collega il Mar Rosso e il Golfo di Aden ed è una delle zone di navigazione più trafficate del mondo. Per riferimento, l’area dello Yemen è grande quasi il doppio dello stato del Wyoming. La topografia dello Yemen è varia, con pianure costiere adiacenti a colline e montagne. Inoltre, lo Yemen ha anche pianure desertiche che si estendono all’interno della penisola arabica e in Arabia Saudita.

Anche il clima dello Yemen è vario, ma gran parte di esso è desertico, il più caldo dei quali è nella parte orientale del paese. Ci sono anche aree calde e umide lungo la costa occidentale dello Yemen e le sue montagne occidentali sono temperate con un monsone stagionale.

Altri fatti sullo Yemen

  • Lo Yemen ha diversi siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO all’interno dei suoi confini, come la vecchia città fortificata di Shibam e la sua capitale Sana’a.
  • La popolazione dello Yemen è prevalentemente araba, ma ci sono piccoli gruppi misti di minoranza afro-araba e indiana.
  • L’arabo è la lingua ufficiale dello Yemen, ma lingue antiche come quelle del Regno Sabaico sono parlate come dialetti moderni.
  • L’aspettativa di vita nello Yemen è di 61,8 anni.
  • Il tasso di alfabetizzazione dello Yemen è del 50,2%, la maggior parte dei quali è composta solo da maschi.

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Confini di Stato

Lo Yemen è un paese popoloso e montuoso sulla punta meridionale della penisola araba.

E’ il paese più meridionale del Medio Oriente, confinante con l’Arabia Saudita a nord e l’Oman a est.

A sud, la sua costa si estende per più di 1.000 chilometri lungo il Golfo di Aden, estendendosi a est fino al Mar Arabico (o Oceano Indiano); a ovest, lo stretto ma pericoloso Mar Rosso separa il paese dall’Africa.

Biogeograficamente, la parte occidentale dello Yemen appartiene ai Paleotropi, come l’Etiopia e l’Eritrea, dove si trovano la stessa vegetazione e lo stesso clima.

Geografia Yemen - Confini di Stato
Confini di Stato Yemen. Fonte: Fanack.

Geografia e clima

Lo Yemen è approssimativamente rettangolare, si estende per 1.500 chilometri da est a ovest e 350 chilometri da nord a sud, e copre un’area di 528.000 chilometri quadrati; è leggermente più piccolo della Francia, dell’Afghanistan o della Somalia, e leggermente più grande dell’Iraq, della Spagna o del Marocco. Il vicino settentrionale dello Yemen, l’Arabia Saudita, è quattro volte più grande, mentre il vicino orientale, l’Oman, è circa la metà del suo territorio.

Lo Yemen ha diversi climi. Lo Yemen occidentale beneficia delle piogge monsoniche, che cadono principalmente in tarda primavera e alla fine dell’estate. La maggior parte della pioggia cade sulle montagne, con un massimo annuale di 1.000 millimetri nelle montagne del sud, che diminuisce gradualmente fino a una media di 400 millimetri nelle montagne del nord.

Le temperature in montagna variano con l’altitudine e la stagione, con una media di 16°C e notti invernali gelide nelle montagne più alte. La fascia costiera di Tihama, al contrario, è sempre calda ed è molto umida durante la stagione delle piogge, un clima simile a quello al di là del Mar Rosso, in Eritrea e Somalia. Il deserto orientale ha un clima secco, con piogge abbondanti ma sporadiche e notti gelide.

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Le due principali colture commerciali negli altipiani del nord sono il caffè (Coffea arabica) e il khat (qāt; Catha edulis). Il commercio del caffè, iniziato nel XVI secolo, era originariamente basato sul caffè yemenita e, per secoli, il caffè è stato l’esportazione più importante e rinomata dello Yemen. La città portuale di Mocha, da cui prende il nome un particolare tipo di caffè, era il punto da cui veniva esportata la maggior parte del caffè yemenita tra il XVI e il XVIII secolo, prima che in altre parti del mondo venisse introdotta la coltivazione in piantagioni più economiche. Nello Yemen l’albero del caffè cresce al meglio negli altipiani medi, ad un’altitudine di 4.500-6.500 piedi (1.400-2.000 metri), dove fiorisce anche il khat. Quest’ultimo è un arbusto sempreverde le cui giovani foglie, che contengono un alcaloide, sono masticate come un leggero stimolante. La produzione e il consumo di khat occupano una posizione di rilievo nella cultura e nell’economia dello Yemen. L’aumento della ricchezza ha permesso a una parte crescente della popolazione di indulgere nel suo uso, che il governo ha tentato – con poco successo – di scoraggiare. La maggiore domanda ha alimentato un aumento sostanziale delle superfici coltivate a khat. Anche se le vecchie terrazze di caffè sono spesso convertite al khat quando la loro produttività diminuisce, gran parte della terra dedicata al khat era in precedenza considerata marginale per scopi agricoli commerciali e ora beneficia di regolari programmi di miglioramento del suolo e degli sforzi di manutenzione delle terrazze.

A partire dagli anni ’70, la coltivazione del cotone – sia nella pianura costiera di Tihāmah nel nord che in quella ad est di Aden – è stata fortemente sostenuta dai rispettivi governi nazionali, e per un certo periodo ha contribuito significativamente al reddito nazionale. Alla fine del XX secolo, un calo significativo dei prezzi mondiali del cotone, così come gli alti costi di avviamento e sviluppo, hanno fatto sì che l’industria del cotone yemenita non fosse competitiva.

Il tipico agricoltore yemenita alleva almeno un po’ di pollame e bestiame, tipicamente varietà regionali di polli, capre, pecore o bovini. I programmi di aiuto agricolo sponsorizzati dai paesi occidentali negli anni ’70 e ’80 hanno introdotto nuove varietà di bestiame da latte e da carne nelle regioni più temperate del nord, ma lo Yemen importa ancora gran parte del bestiame e dei prodotti caseari e avicoli che consuma.

Un altro importante sviluppo economico è stata la crescita dell’industria della pesca sia artigianale che industriale. Le acque del Mar Arabico, del Mar Rosso e del Golfo di Aden sono straordinariamente ricche di una grande varietà di pesci e crostacei commercialmente desiderabili. In passato, quantità molto piccole di alcune specie erano commercializzate localmente; l’assistenza tecnica e finanziaria straniera fornita all’industria della pesca (in particolare dall’Unione Sovietica) ha contribuito notevolmente ad aumentare il suo ruolo nell’economia nazionale. All’inizio del XXI secolo, il settore della pesca in via di sviluppo, sempre più sostenuto da programmi governativi nazionali e dall’assistenza estera, è stato un importante e crescente contributore dell’economia dello Yemen.