Fingal’s Cave

Fingal’s Cave, la più famosa delle grotte marine nella costa basaltica sud-occidentale di Staffa, un’isola delle Ebridi Interne, Scozia occidentale. Le stime della sua lunghezza variano tra 227 piedi (69 metri) e 270 piedi (82 metri), e il suo tetto ad arco si dice che raggiunga tra 66 piedi (20 metri) e 72 piedi (22 metri) sopra il livello del mare. È largo circa 40 piedi (12 metri). Il suo pavimento è coperto da circa 25 piedi (7,6 metri) di acqua. La grotta è incastonata in colonne di basalto simmetriche, unite in modo esagonale, che si sono formate da flussi di lava per raffreddamento e pressione.

Grotta di Fingal
Grotta di Fingal

Grotta di Fingal, isola di Staffa, Ebridi interne, Scozia.

Hartmut Josi Bennöhr

Il tetto ad arco della grotta le conferisce una notevole acustica naturale che riecheggia armoniosamente il suono delle onde dell’oceano al suo interno. Fingal’s Cave condivide le sue origini geologiche con la Giant’s Causeway dell’Irlanda del Nord, alla quale potrebbe essere stata collegata dalla stessa massiccia colata di lava. Come la Causeway, le sue origini leggendarie celtiche si trovano da molti nelle gesta di Finn MacCumhaill (MacCool) del ciclo feniano della letteratura gaelica.

Dopo essere stata “riscoperta” nel 1772 dal naturalista Sir Joseph Banks, la grotta divenne una calamita turistica. I suoi famosi visitatori furono la regina Vittoria e i poeti William Wordsworth, Alfred Lord Tennyson e John Keats, oltre ai romanzieri Jules Verne e Sir Walter Scott. Il pittore J.M.W. Turner lo ritrasse su tela, e il compositore tedesco Felix Mendelssohn vi trovò l’ispirazione per la sua ouverture Le Ebridi, Op. 26.

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