Destriero

Cavalli guarniti che competono in una giostra dal Codex Manesse

Altre informazioni: Cavalli nel Medioevo

Molti noti studiosi hanno speculato sulla natura dei destrieri e sulle dimensioni che raggiungevano. A quanto pare non erano enormi tipi da tiro. Una recente ricerca intrapresa al Museo di Londra, utilizzando fonti letterarie, pittoriche e archeologiche, suggerisce che i cavalli da guerra (compresi i destrieri) avevano una media di 14-15 mani (da 56 a 60 pollici, da 142 a 152 cm), e differivano da un cavallo da corsa per la loro forza, muscolatura e addestramento, piuttosto che per le loro dimensioni. Un’analisi delle armature medievali situate nelle Royal Armouries indica che l’equipaggiamento era originariamente indossato da cavalli di 15-16 mani (da 60 a 64 pollici, da 152 a 163 cm), circa le dimensioni e la corporatura di un moderno cacciatore di campagna o di un normale cavallo da equitazione.

La moderna razza da tiro Percheron potrebbe in parte discendere dai destrieri, anche se è probabilmente più alta e pesante del destriero medio. Altre razze da tiro come lo Shire rivendicano l’ascendenza del destriero, anche se le prove sono meno certe.

Le statue equestri in Italia suggeriscono uno stile “spagnolo” di cavallo che oggi sarebbe indicato come un cavallo barocco, come il cavallo andaluso, il cavallo frisone, o anche una razza pesante ma agile di sangue caldo come l’Irish Draught. Le stime moderne mettono l’altezza di un destrier a non più di 16 mani (64 pollici, 163 cm), ma con un fisico forte e pesante. Sebbene il termine “grande cavallo” sia stato usato per descrivere il destrier, portando alcuni storici a ipotizzare che tali animali siano stati i precursori delle moderne razze di cavalli da tiro, la documentazione storica non supporta l’immagine del destrier come cavallo da tiro.

I moderni tentativi di riprodurre il tipo di destrier di solito comportano l’incrocio di un cavallo da equitazione atletico con un tipo da tiro leggero. I risultati di tali tentativi includono incroci come lo “spagnolo-normanno”, un incrocio tra il percheron e l’andaluso; e il Warlander, un incrocio tra l’andaluso e il cavallo frisone.