La rabbia. Ferire. Dispetto. L’hai già provato. Il desiderio di fare a pezzi qualcuno. Di vendicarsi. Perché la gente fa schifo. Non tutti ovviamente, ma in generale. Ti stufi e ti inasprisci. Non è una novità, e sai, a questo punto della tua vita, che agire su questi sentimenti ti farà stare peggio di prima. Non siamo alla scuola media. Non abbiamo intenzione di rovesciare il vassoio del pranzo di qualcuno su di lui, o iniziare un pettegolezzo per aver bagnato il letto. Siamo al di là di questo. Ora, ci sfoghiamo. Ci sfoghiamo duramente. E quanto è bello, chiamare il tuo migliore amico, sproloquiare in macchina, elencando ogni trasgressione, ogni aspetto fastidioso di questa ochetta che ti fa venire voglia di strapparle i suoi brutti capelli. Ma quanto di questo sfogo è effettivamente terapeutico? Qual è il rapporto tra la frustrazione e i commenti meschini sul peso, l’aspetto e altri difetti irrilevanti per il problema in questione?
Ultimamente, ho prestato maggiore attenzione alle cose che ho da dire sulle persone che non mi piacciono, e ho notato quanto posso essere cattiva a volte. Qualunque cosa abbiano fatto, sia che ci abbiano provato con qualcuno che mi piace, che abbiano detto un commento sprezzante sul mio comportamento, o che mi abbiano semplicemente irritato con un cattivo atteggiamento, il mio primo istinto è quello di demolire la loro immagine in ogni modo possibile. Il più delle volte questo si manifesta in sproloqui dispettosi su quanto sia poco attraente, su quanto sia fastidiosa la sua voce, sul perché non piaccia a nessuno, su come si vestano come uno strambo, o un hipster, o ‘basic’. Trovo motivi per odiare queste persone, con qualsiasi mezzo necessario, per quanto invalido, per quanto meschino. Fragili osservazioni che non hanno alcuna relazione con chi sono come persona, ma alimentano la mia rabbia e il mio senso di superiorità. Ci si sente così bene ad abbattere le persone.
Più ci penso, più mi rendo conto che questi commenti dicono molto di più su di me che sul loro obiettivo. Sono odiosi, e se non voglio vedermi come una persona odiosa, devo iniziare con le riflessioni stronze. Non voglio essere qualcuno controllato da giudizi superficiali. Voglio essere qualcuno che prende decisioni informate basate su elementi empirici, e questo non include se mi piacciono o meno i capelli di qualcuno. Se non ho ragioni valide per disprezzare qualcuno, perché dovrei spendere l’energia per disprezzarlo del tutto?
Questo non significa che non si debba detestare nessuno. Sarebbe una follia. Solo che dovresti farlo in modo razionale. Se qualcuno è manipolatore, irrispettoso, egoista, pomposo, o giudicante, in tutti i modi lasciateglielo fare. Il tuo arguto ritorno e il tuo smantellamento personale saranno tanto più forti perché ti sarai preso il tempo per considerare ciò che lo rende davvero una cattiva persona, e l’avrai combattuto senza infangare la tua credibilità e la tua reputazione di persona “buona”.
Stai consapevole delle tue opinioni e avanti con la tua bocca. Le persone fanno schifo, ma tu non sei obbligato a farlo.
Stai attento alle tue opinioni e alla tua bocca.