Arteria succlavia

Dalla sua origine, l’arteria succlavia viaggia lateralmente, passando tra i muscoli scaleno anteriore e medio, con lo scaleno anteriore (scaleno anteriore) sul suo lato anteriore e lo scaleno medio (scaleno medio) sul suo posteriore. Questo è in contrasto con la vena succlavia, che viaggia anteriormente allo scaleno anteriore. Quando l’arteria succlavia attraversa il bordo laterale della prima costola, diventa l’arteria ascellare.

Sul lato destro l’arteria succlavia nasce dall’arteria brachiocefalica (innominata) dietro l’articolazione sternoclavicolare destra; sul lato sinistro nasce dall’arco dell’aorta. I due vasi, quindi, nella prima parte del loro corso, differiscono per lunghezza, direzione e relazione con le strutture vicine. L’arteria succlavia sinistra è lunga circa 6 cm negli adulti, mentre l’arteria succlavia destra è lunga circa 9 cm. Entrambe hanno una larghezza di 9-12 mm.

PartiModifica

Al fine di facilitare la descrizione, ogni arteria succlavia è divisa in tre parti:

  • La prima parte, conosciuta anche come la parte prescalena, si estende dall’origine del vaso al bordo mediale del muscolo scaleno anteriore.
  • La seconda parte, conosciuta anche come parte scalena, si trova dietro il muscolo scaleno anteriore.
  • La terza parte, conosciuta anche come la parte postscalena, si estende dal margine laterale del muscolo al bordo esterno della prima costola, dove diventa l’arteria ascellare.

Le prime porzioni dei due vasi richiedono descrizioni separate; la seconda e la terza parte delle due arterie sono praticamente simili.

Prima parteModifica

Arteria succlavia destraModifica

La prima parte dell’arteria succlavia destra nasce dal tronco brachiocefalico, dietro la parte superiore dell’articolazione sternoclavicolare destra. Passa verso l’alto e lateralmente al margine mediale del muscolo scaleno anteriore. Sale un po’ al di sopra della parte mediale della clavicola.

È coperto, davanti, dal tegumento, dalla fascia superficiale, dal muscolo platisma, dalla fascia profonda, dall’origine clavicolare del muscolo sternocleidomastoideo, dal muscolo sternoioideo e dal muscolo sternotroideo, e da un altro strato della fascia profonda. È attraversata dalla vena giugulare interna e dalla vena vertebrale, dal nervo vago e dai rami cardiaci del vago e del simpatico, e dall’ansa succlavia del tronco simpatico che forma un anello attorno al vaso. La vena giugulare anteriore è diretta lateralmente davanti all’arteria, ma è separata da essa dal muscolo sternoideo e dal muscolo sternotreoideo. Sotto e dietro l’arteria si trova la pleura, che la separa dall’apice del polmone. Dietro l’arteria si trova il tronco simpatico, il muscolo longus colli e la prima vertebra toracica (T1). Il nervo laringeo ricorrente destro si avvolge intorno alla parte inferiore e posteriore del vaso.

Arteria succlavia sinistraModifica

La prima parte dell’arteria succlavia sinistra nasce dall’arco aortico, dietro la carotide comune sinistra, e a livello della quarta vertebra toracica. Sale nella cavità mediastinica superiore fino alla radice del collo, e poi si inarca lateralmente fino al bordo mediale del muscolo scaleno anteriore.

E’ in relazione, davanti, con il nervo vago, i nervi cardiaci, e i nervi frenici, che si trovano parallelamente ad esso, l’arteria carotide comune sinistra, le vene giugulare interna e vertebrale sinistra, e l’inizio della vena innominata sinistra. È coperto dal muscolo sternotiroideo, dal muscolo sternoideo e dal muscolo sternocleidomastoideo. Dietro, è in relazione con l’esofago, il dotto toracico, il nervo laringeo ricorrente sinistro, il ganglio cervicale inferiore del tronco simpatico e il muscolo longus colli; più in alto, tuttavia, l’esofago e il dotto toracico si trovano alla sua destra; quest’ultimo alla fine si inarca sopra il vaso per unirsi all’angolo di unione tra le vene succlavia e giugulare interna. Medialmente ad esso si trovano l’esofago, la trachea, il dotto toracico e il nervo laringeo ricorrente sinistro. Lateralmente ad esso sono la pleura sinistra e polmone.

Seconda parteModifica

La seconda porzione dell’arteria succlavia si trova dietro il muscolo scaleno anteriore e di fronte al muscolo scaleno medio. È molto breve, e forma la parte più alta dell’arco descritto dal vaso.

Anteriormente, è coperta dalla pelle, dalla fascia superficiale, dal muscolo platisma, dalla fascia cervicale profonda, dal muscolo sternocleidomastoideo e dal muscolo scaleno anteriore. Sul lato destro del collo, il nervo frenico è separato dalla seconda parte dell’arteria dal muscolo scaleno anteriore, mentre sul lato sinistro attraversa la prima parte dell’arteria vicino al bordo mediale del muscolo. Dietro l’arteria ci sono la pleura e il muscolo scaleno medio. Sopra l’arteria c’è il plesso brachiale. Sotto l’arteria c’è la pleura. La vena succlavia si trova sotto e davanti all’arteria, separata da essa dal muscolo scaleno anteriore.

Terza parteModifica

La terza porzione dell’arteria succlavia corre verso il basso e lateralmente dal margine laterale del muscolo scaleno anteriore al bordo esterno della prima costa, dove diventa l’arteria ascellare. Questa è la porzione più superficiale del vaso, ed è contenuta nel triangolo succlavio.

È coperta, davanti, dalla pelle, dalla fascia superficiale, dal muscolo platisma, dai nervi sopraclavicolari e dalla fascia cervicale profonda. La vena giugulare esterna attraversa la sua parte mediale e riceve le vene scapolare trasversale, cervicale trasversale e giugulare anteriore, che spesso formano un plesso davanti all’arteria. Dietro le vene, il nervo del succlavio scende davanti all’arteria. La parte terminale dell’arteria si trova dietro la clavicola e il succlavio ed è attraversata dai vasi scapolari trasversali. La vena succlavia si trova davanti e ad un livello leggermente più basso dell’arteria. Dietro, si trova sul tronco più basso del plesso brachiale, che interviene tra esso e il muscolo scaleno medio. Sopra e sul suo lato laterale si trovano i tronchi superiori del plesso brachiale e il muscolo omoioideo. Sotto, poggia sulla superficie superiore della prima costa.

RamiModifica

Le arterie succlavie danno cinque arterie principali ciascuna: l’arteria vertebrale, l’arteria toracica interna, il tronco tireocervicale, il tronco costocervicale, e l’arteria scapolare dorsale.

Dissezione superficiale del lato destro del collo, mostrando le arterie carotidi e succlavie. Il ramo dell’arteria vertebrale e il tronco tireocervicale sono etichettati. L’arteria toracica interna si dirama dallo stesso segmento, ma inferiormente, e quindi non è visibile.

Parte Rami Corso
Prima parte

Dalla sua origine a al bordo mediale dello scaleno anteriore

Arteria vertebrale Corre cranialmente nei forami trasversali delle vertebre cervicali, si unisce all’arteria vertebrale sul lato controlaterale, formando l’arteria basilare e si unisce al circolo di Willis.
Arteria toracica interna Corre caudalmente dietro le costole, dando rami intercostali anteriori, vasi perforanti al seno e terminando nell’arteria epigastrica superiore e l’arteria muscolo-frenica.
Tronco tireocervicale Molto corto. Si divide in arteria tiroidea inferiore, arteria soprascapolare e arteria cervicale trasversale (detta anche tronco cervicodorsale).
Seconda parte

Situata dietro lo scaleno anteriore

Tronco cervicale Si divide in arteria intercostale superiore e arteria cervicale profonda.
Terza parte

Tra il bordo laterale dello scaleno anteriore e il bordo esterno della prima costa

Arteria scapolare dorsale Dalla seconda o terza parte. Passa all’indietro per alimentare i levatori della scapola e i romboidi.

SviluppoModifica

Embriologicamente, la succlavia sinistra nasce semplicemente dalla settima arteria intersegmentale sinistra, mentre la succlavia destra nasce, prossimale a distale:

  1. destra 4° arco aortico
  2. aorta dorsale destra
  3. destra 7° arteria intersegmentale

In sostanza, il 4° arco aortico e l’aorta dorsale formano l’arco aortico a sinistra, ma poiché l’aorta dorsale destra regredisce distalmente alla 7a arteria intersegmentale destra, a sinistra formano la porzione prossimale dell’arteria succlavia. Dal momento che la succlavia sinistra è poi un affluente della carotide comune sinistra, si può pensare a loro come derivanti dal tronco brachiocefalico.

VariazioneModifica

Le arterie succlavie variano nella loro origine, il loro corso, e l’altezza a cui salgono nel collo.

L’origine della succlavia destra dall’innominata avviene, in alcuni casi, sopra l’articolazione sternoclavicolare, e occasionalmente, ma meno frequentemente, sotto questa articolazione. L’arteria può nascere come un tronco separato dall’arco dell’aorta, e in questi casi può essere il primo, il secondo, il terzo, o anche l’ultimo ramo derivato da quel vaso; nella maggioranza, tuttavia, è il primo o l’ultimo, raramente il secondo o il terzo. Quando è il primo ramo, occupa la posizione ordinaria dell’arteria innominata; quando è il secondo o il terzo, guadagna la sua posizione abituale passando dietro la carotide destra; e quando è l’ultimo ramo, nasce dall’estremità sinistra dell’arco, e passa obliquamente verso il lato destro, di solito dietro la trachea, l’esofago e la carotide destra, a volte tra l’esofago e la trachea, fino al bordo superiore della prima costa, da dove segue il suo corso ordinario. In casi molto rari, questo vaso nasce dall’aorta toracica, fino alla quarta vertebra toracica. Occasionalmente, perfora lo Scaleno anteriore; più raramente passa davanti a quel muscolo. A volte la vena succlavia passa con l’arteria dietro lo Scaleno anteriore. L’arteria può salire fino a 4 cm. sopra la clavicola, o qualsiasi punto intermedio tra questo e il bordo superiore dell’osso, la succlavia destra di solito sale più in alto della sinistra.

La succlavia sinistra è occasionalmente unita alla sua origine con la carotide comune sinistra, formando un tronco brachiocefalico sinistro.

L’arteria succlavia sinistra è più profonda della destra nella prima parte del suo corso, e, di regola, non raggiunge un livello così alto nel collo. Il bordo posteriore dello Sternocleidomastoideo corrisponde abbastanza da vicino al bordo laterale dello Scaleno anteriore, in modo che la terza porzione dell’arteria, la parte più accessibile per l’operazione, si trova immediatamente laterale al bordo posteriore dello Sternocleidomastoideo.

Alcuni autori descrivono l’arteria succlavia come derivante dalla settima arteria intersegmentale.